Si avvicina l’estate.. tempo di riposo, di vacanza, magari in qualche luogo di montagna o al mare, oppure restando in città ma rallentando il ritmo di vita, concedendosi un po’ di sosta e di tranquillità. L’estate, da sempre, è per l’AC anche un Tempo “speciale”, un tempo propizio per darsi l’opportunità di vivere l’esperienza dei campi scuola. É tempo di riposo: spesso durante l’anno ci sentiamo affaticati, un po’ appesantiti dagli impegni e dalla vita quotidiana e diciamo: “Avrei bisogno di un po’ di riposo!”. Ma la cosa strana è che pur avendo trovato del tempo libero, pur avendo dormito un po’ di più, pur avendo rinunciato a degli impegni di troppo, ci sentiamo ancora stanchi, non troviamo quel “riposo” che avremmo voluto.
Allora dopo un anno pieno di impegni, incontri, fatiche, risuonano forti le parole: «Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un po’» (Mc 6,31). È l’invito che Gesù rivolgeva ai suoi discepoli, ai suoi amici ed è questo l’invito che oggi rivolge a ciascuno di noi, piccoli e grandi. Quando si pensa all’estate, in AC si pensa al campo scuola! Il campo scuola è un’esperienza bellissima e irrinunciabile della vita associativa.
Le vacanze dell’associazione coincidono infatti tradizionalmente con queste attività: quella dei campi è l’occasione per rigenerarsi con l’ossigeno dello Spirito, è occasione di costruire legami di amicizia, ma soprattutto tempo e luogo per incontrare se stessi e il Signore nella preghiera, nell’ascolto, nella condivisione, nel servizio, nello studio, nella fraternità e nella gioia. Pochi giorni ma intensi, nei quali potersi liberare dalla zavorra che non ci fa salire in alto e salire il Monte Tabor dove ciascuno possa essere trasfigurato dalla luce della presenza del Signore che ci ama, ci libera e ci trasforma.
Proprio attraverso i campi estivi anzitutto Gesù ci invita a stare un po’ con Lui, dice «Venite…» ci invita cioè a trovare un momento in cui stare in sua compagnia. Stare con Gesù è forse la prima condizione per trovare un po’ di riposo, in senso fisico e spirituale.
Un altro invito è quello di andare con Gesù in disparte, un po’ lontano… Non si tratta soltanto di una distanza geografica, ma di prendere le distanze dalle cose, dai luoghi del nostro quotidiano per guardare ogni cosa “da fuori”, con gli occhi della fede.
«… in un luogo solitario» dice ancora Gesù, è l’invito ad avere cura di noi stessi, che è la condizione indispensabile per un buon riposo secondo il Vangelo. Inoltre, a livello associativo, il campo scuola è un momento essenziale di sintesi dell’anno associativo trascorso ma anche proiezione e partenza verso un nuovo percorso annuale.
Le esperienze estive di AC sono assolutamente centrali nel percorso formativo dei soci che fanno parte dei nostri gruppi. Sono importantissime anche per chi svolge un servizio educativo. Un’occasione formativa da dedicarsi. Un’esperienza significativa per ogni età, ma che porta in sé lo stile dell’AC che è quello di una famiglia che si prende cura di tutti e che desidera che tutti e ciascuno facciano l’incontro con Gesù, l’amico fedele che ci chiede del tempo speciale per farne esperienza.
Che l’estate sia per tutti tempo di grazia!
Concetta Antenucci