Marchese: «È un momento unitario, che impegna tutta l’associazione in quella che il Papa ha chiamato la “pedagogia della pace”».
SCORDIA – Dai Luce alla pace è lo slogan scelto dall’Azione Cattolica Italiana della Diocesi di Caltagirone per la Festa della Pace che si svolgerà a Scordia, domenica 3 febbraio.
Il ricco programma prevede alle ore 9.00 gli arrivi e l’accoglienza dei partecipanti. Dopo la preghiera iniziale e i saluti delle autorità presenti, alle ore 10.30 avranno inizio le attività ludico-riflessive lungo il Corso Vittorio Emanuele.
Alle ore 12.00, presso la Parrocchia di San Rocco, è prevista la Celebrazione eucaristica che sarà presieduta da don Gianni Zavattieri, vicario generale e assistente diocesano unitario di ACI.
A seguire il pranzo a sacco nei locali messi a disposizione dalla Direzione didattica del’Istituto Comprensivo “G. Verga”. Quindi i partecipanti si sposteranno, in corteo, verso il Liceo Scientifico “E. Majorana”, per continuare la giornata, con momenti di festa, testimonianze (su ecologia e ambiente, legalità, imprenditoria), e coreografie.
Alle ore 17.00, dopo un momento di preghiera, è prevista la conclusione del programma.
«La Festa della Pace di quest’anno contiene più di qualche novità – afferma Margherita Marchese, presidente diocesana di ACI -. Dopo una lunga parentesi che ha visto la celebrazione di questo momento a Caltagirone, in linea con altre esperienze già avviate, ritorniamo a valorizzare l’intera realtà territoriale. Ripartiamo, quindi, da Scordia per contribuire a rimettere in moto, nella nostra realtà diocesana, il grande capitale relazionale della comunità ecclesiale. Abbiamo inoltre evidenziato il carattere unitario di questo evento. Tutta l’Associazione è infatti impegnata in quella che il Papa ha chiamato la “pedagogia della pace”».
Durante la mattinata, con le attività ludico-riflessive, sulle suggestioni offerte dal messaggio del Papa per la XLVI Giornata Mondiale della Pace, sul tema Beati gli operatori di pace, i partecipanti saranno invitati a riflettere su alcune “zone d’ombra” delle nostre città, per tentare percorsi possibili di cambiamento.
Sono sei i temi che verranno proposti – disoccupazione, malattia, solitudine anziani, immigrati, degrado ambientale, bullismo – ed altrettanti gli atteggiamenti di pace – perseveranza, compassione, gratuità, accoglienza, azione, coraggio.
«La Festa della Pace è fra i momenti più rappresentativi dell’Azione Cattolica – dichiara Concetta Antenucci, responsabile diocesana ACR -. Non scendiamo in piazza contro qualcuno o contro qualcosa, ma testimoniamo – con la festa, il gioco, gli incontri, il dibattito, la riflessione… – l’impegno per una cultura della pace e dell’amore. Tutto questo a partire dalla capacità di immaginare, nel nostro piccolo mondo quotidiano, relazioni più accoglienti, libere, fraterne, creative».
Come ogni anno l’equipe nazionale dell’ACR ha proposto, inoltre, un’iniziativa di pace.
Il progetto, per il 2013, prevede il sostegno delle attività, rivolte ai bambini di strada di Alessandria d’Egitto, portate avanti da fratel Atef Soubhi.
Fratel Atef è il padre gesuita che qualche anno fa ha scelto di dedicarsi a questi bambini, coinvolgendoli in un progetto teatrale con finalità pedagogiche. Il percorso di crescita proposto da fratel Atef e dal suo gruppo, denominato “Art & Life”, pone il teatro e l’arte a servizio della vita con lo scopo di migliorarla.
Trattandosi di un programma complesso i responsabili nazionali dell’ACR, hanno deciso di finanziarlo per tre anni consecutivi.
Quest’anno il progetto verrà sostenuto con la vendita di un simpatico gadget – una pila da libro! – che si potrà acquistare nel corso della giornata.
31 gennaio 2013