L’Azione Cattolica italiana, come tutte le Ac del mondo riunite nel Forum internazionale di Azione cattolica (Fiac), condivide “il grido della pace” di cui Papa Francesco si è fatto interprete nel corso dell’Angelus di domenica 1 settembre e rinnova il proprio impegno a essere un anello di quella grande catena di donne e uomini di speranza, di dialogo e di solidarietà che considerano la pace un bene prezioso che supera ogni barriera, da promuovere e tutelare sempre.
Aderendo alla proposta e all’intenzione di Papa Francesco, poiché tutti siamo chiamati ad essere costruttori di pace, i ragazzi, i giovani e gli adulti di Azione Cattolica di tutta Italia, condividendo la troppo lunga sofferenza di tutta la popolazione siriana, in particolare di tanti bambini, parteciperanno alla giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria, nel Medio Oriente e nel mondo indetta per sabato 7 settembre. Offriamo la nostra concreta disponibilità a contribuire all’organizzazione in tutte le parrocchie e le diocesi del Paese di questo momento di preghiera e di incontro, alla vigilia della ricorrenza della Natività di Maria, Regina della Pace.
Come associazione di laici che opera nella costruzione del bene comune e per la promozione della pace auspichiamo che il nostro Paese e la comunità internazionale accolgano l’esortazione “a fare ogni sforzo per promuovere, senza ulteriore indugio, iniziative chiare per la pace in quella Nazione, basate sul dialogo e sul negoziato, per il bene dell’intera popolazione siriana”.
Con Papa Francesco l’Azione Cattolica ripete “a voce alta: non è la cultura dello scontro, la cultura del conflitto quella che costruisce la convivenza nei popoli e tra i popoli, ma questa: la cultura dell’incontro, la cultura del dialogo; questa è l’unica strada per la pace. Il grido della pace si levi alto perché giunga al cuore di tutti e tutti depongano le armi e si lascino guidare dall’anelito di pace”.
Roma, 2 settembre 2013