I ricordi degli acierrini, giovanissimi ed educatori diventati grandi insieme
Il 30 ottobre 2010 si riunivano in Piazza San Pietro a Roma migliaia di acierrini e giovanissimi insieme ai loro educatori, assistenti ed accompagnatori accorsi da tutta Italia per fare festa insieme a Papa Benedetto XVI al grido di C’è di più. In mezzo a questa marea colorata di giallo e blu si trovavano anche tantissimi acierrini e giovanissimi della nostra diocesi, presenti anche agli incontri dell’ACR a Piazza di Siena e dei giovanissimi di Piazza del Popolo. Un momento speciale per l’AC di tutta Italia e di Caltagirone, che a distanza di dieci anni ricorda ancora con entusiasmo quei momenti di festa ma anche di riflessione sulla nuova sfida educativa lanciata da quell’incontro così speciale a tutte le nostre associazione per il decennio che stava per iniziare.
E sono, quindi, tanti e ancora ben impressi i ricordi di quei giorni di 10 anni fa negli acierrini di allora:
“Da acierrina è stato un giorno importante, perché mi sono sentita inserita pienamente nella grande festa di C’è di più, dove i protagonisti eravamo noi tutti ragazzi dell’ACR. Sentivo quanto potesse essere emozionante quella giornata per noi, in particolar modo per il fatto che il Papa avesse dedicato quella giornata solo a noi ragazzi e giovanissimi di AC” Elisa
“Ricordo il bel momento di festa, in particolare la festa dell’ACR a Villa Borghese dove eravamo insieme a tanti altri acierrini. Ricordo con entusiasmo quei momenti pieni di gioia per noi ragazzi che ballavamo e ci divertivamo sulle note di C’è di più, c’è di più, in queste mani e in questo cuore…” Chiara
Nei giovanissimi:
“Sono passati 10 anni da quell’esperienza eppure il ricordo è ancora vivo in noi….
Nonostante tante cose siano cambiate, questa rimarrà una delle esperienze più belle vissute in AC.
Una gioia che già ci coinvolgeva nei giorni precedenti alla partenza, ma l’emozione dell’incontro con il Santo Padre e con tutti gli acierrini e giovanissimi dell’Italia ha sicuramente ripagato la stanchezza del viaggio.
Non c’è un ricordo in particolare perché tutto è stato indimenticabile ma sicuramente hanno lasciato un segno: le file per entrare in piazza San Pietro, quindi le risate e i canti; l’incontro con Papa Benedetto XVI, la sua tenerezza e il fatto di rivolgersi a noi come un nonno con i propri nipoti. Poi indimenticabile è stata la festa in Piazza Del Popolo dove, come tanti giovanissimi scatenati, non abbiamo fatto altro se non cantare e ballare.” Martina e Ketty
“30 ottobre 2010. Io c’ero. Dieci anni da C’è di + e ancora ho i brividi a pensarci, probabilmente perché quel giorno ho deciso di entrar a far parte di questa famiglia. Simpatizzavo l’AC ma non ne facevo parte, son partito e beh, lì ho trovato una famiglia intera (tutta Italia) raccolta a piazza San Pietro, quasi abbracciati da quel colonnato, tutti sotto lo stesso tetto. Da lì la prima tessera, la chiamata in equipe, in consiglio, incontri nazionali. Ma a distanza di 10 anni porto un motto dentro, diventato stile di vita: C’è di +, C’è di + in questo cuore, in queste mani c’è il sogno dell’Amore!” Emanuele
E nei giovani, educatori, assistenti e volontari che accompagnavano ragazzi e giovanissimi a questa bellissima festa:
“Per me C’è di + 10 anni dopo, significa… non saprei ancora! È stato l’inizio di un percorso che mi ha cambiato la vita, è stato la presa di consapevolezza che nella chiesa c’è realmente bisogno di quel “di +” e che solo insieme riusciamo a crearlo. Mi ha lasciato sicuramente quel brivido che tutt’oggi mi viene quando ci penso. Credo di essere davvero diventato grande insieme a tutti i volti, i cuori, le lacrime e la gioia delle persone che hanno condiviso con me questi 10 anni in AC. Grazie di cuore AC!” Raffaele
“Un viaggio.. una bella esperienza?? Nooo, c’è di più! Per me è stato l’inizio di una bella storia che non smette di accompagnarmi: incontri, abbracci che hanno segnato il mio cammino di fede all’interno di questa grande famiglia chiamata AC.” Francesca
“Il 30 ottobre 2010 avevo 20 anni e a 20 anni non sai bene cosa sei: un ragazzo o un adulto? Benedetto XVI quel giorno ci ha raccontato anche la sua giovinezza e ci ha confidato una grande verità “Diventate grandi quando non permettete più allo specchio di essere l’unica verità di voi stessi, ma quando la lasciate dire a quelli che vi sono amici. Diventate grandi se siete capaci di fare della vostra vita un dono agli altri, non di cercare se stessi, ma di dare se stessi agli altri: questa è la scuola dell’amore” e mi sembra la scuola più bella da frequentare. Di quel giorno ricordo il bello di essere Chiesa insieme a centinaia di giovani di AC sia nel confronto di piazza San Pietro con il Papa che nella festa di piazza del popolo e sono felice di poter aggiungere a quei ricordi altri 10 anni di sorrisi che mi hanno fatto diventare l’adulto che sono oggi.” Matteo
“Esperienza straordinaria che è rimasta scolpita nei nostri cuori.
Ricordo i volti di tutti gli acierrini e giovanissimi presenti e la carica di energia che sprizzava da tutti i pori. Grazie alla famiglia di ACI, i bambini e gli adolescenti presenti hanno potuto sperimentare tanta bellezza e gioia contagiosa per gridare al mondo che “C’è di più“ e che si può “diventare grandi insieme” se si sceglie sempre l’Amico quello vero…Gesù! E come dimenticare anche i volti di tutti quegli educatori che con tanta passione si sono fatti compagni di viaggio in quell’occasione ma anche nella vita quotidiana di quei piccoli acierrini e giovanissimi che, a distanza di 10 anni, sono diventati grandi e molti dei quali sono anch’essi educatori oggi. Tanta gratitudine e la certezza di una forza incoraggiante che insieme si può perché… “C’è di più in questa vita… Penso che il bello sta nel vivere il presente, ogni momento con il cuore e con la mente… E quando tutto sembra andare più giù, ricorda che meno x meno fa +”. Forti di questa certezza, continuiamo a camminare lungo il percorso di una santità feriale che chiama e coinvolge tutti, piccoli e grandi.” Concetta
“Kit da preparare, incontri di logistica, mappe, cartine, programmi nel dettaglio, e poi…di nuovo kit da preparare. Come anche informazioni e indicazioni da dare, settori da far riempire, domande alle quali rispondere. Essere stato volontario all’incontro Nazionale “C’è di più” è stato molto altro ancora. Mi tornava alla mente l’opportunità persa per “Insieme c’è più festa” del 1997, e dopo 13 anni ci pensavo ancora! La notizia del “C’è di più” mi aveva entusiasmato, quasi a voler recuperare un’occasione persa o meglio quasi a voler vivere ancora un’opportunità con la cara AC, e quale miglior occasione se non una festa! Desideravo vivere questa esperienza al massimo, volevo esserci dentro ed ecco che dico il mio “si” per partecipare al “C’è di più” da volontario insieme a Sandra. Porto nel cuore la bellezza di vivere quella manciata di giorni al centro nazionale con i diversi volontari e i “porta festa” del “C’è di più” provenienti da tutti l’Italia, le condivisioni delle esperienze associative, gli inni, le attese e la trepidazione di una preparazione di una festa di famiglia, e che festa! Ricordo le chiamate con gli amici, gli educatori e gli acierrini che dalla diocesi stanno per arrivare e sono in viaggio. Oltre al servizio, tanta attesa e tanta gioia nel cuore. Ed ecco il 30 ottobre, un’alba attesa a lungo in una fredda piazza san Pietro che inizia a riscaldarsi con l’arrivo dei primi gruppi e con il sorgere del sole. Li vedi arrivare, sono loro, acierrini, giovanissimi, educatori, con occhi sgranati nonostante il sonno e la stanchezza del viaggio, emozionati e festosi in una piazza san Pietro che si riempie di colori, inni e volti. Inizia il dialogo con Benedetto, un dialogo cuore a cuore che apre i nostri occhi al “di più” che siamo chiamati a vedere nella nostra vita come dono ed opportunità. «La vostra presenza qui, stamattina, dice non solo a me, ma a tutti che è possibile educare, che è faticoso ma bello dare entusiasmo ai ragazzi e ai giovanissimi. Abbiate il coraggio, vorrei dire l’audacia di non lasciare nessun ambiente privo di Gesù, della sua tenerezza che fate sperimentare a tutti, anche ai più bisognosi e abbandonati, con la vostra missione di educatori». Sono queste le parole di papa Benedetto che ancora oggi da sacerdote mi interpellano e che in AC ho sperimentato, dicendomi che essere educatore non è un’utopia, ma una vocazione possibile e grande. “Acierrini! Veloci, uniti e compatti!!!State con i vostri educatori”. Grazie AC perché mi hai dato questo opportunità di servizio nella gioia!” P. Rudy
“Il grande cerchio in piazza San Pietro di tutti noi della diocesi di Caltagirone a cantare e pregare tutti insieme per farci sentire dal Papa: grande esperienza di fede in unione non solo con il Papa ma anche con tutti i giovanissimi e gli acierrini di tutta Italia. Personalmente sentivo la grande responsabilità, insieme agli educatori, di accompagnare il nostro gruppo, ripagata dal fatto di aver contribuito alla crescita personale di questi ragazzi… e così diventare grandi insieme.” P. Francesco