Nei giorni 16-18 aprile 2012 la Conferenza Episcopale Siciliana ha svolto la Sessione primaverile dei suoi lavori presso l’Hotel Villa Sturzo di Caltagirone, ospite della Diocesi calatina.
1. I lavori sono stati presieduti dal Cardinale Presidente Paolo Romeo, Arcivescovo di Palermo, il quale in apertura della Sessione ha informato i vescovi relativamente ai lavori del Consiglio Permanente della CEI tenutosi lo scorso 26-29 marzo. I vescovi siciliani, in sintonia con le comunicazioni ascoltate, hanno sottolineato la preoccupazione, già espressa a livello nazionale, circa le trasformazioni in atto nella società italiana connesse anzitutto alla famiglia, che conosce una progressiva tendenza a diventare un “aggregato di individui”, un “soggetto da ridefinire a seconda delle pressioni di costume, dai confini precari e dai tempi incerti”, mentre essa rimane l’unico luogo dell’accoglienza della vita, un valore imprescindibile e un punto di forza, soprattutto al sud, nell’attuale crisi economica che colpisce in particolare il mondo giovanile, segnato fortemente dalla mancanza di lavoro e dalla precarietà. Ad esso i vescovi siciliani si sentono vicini e auspicano la ricostituzione di un clima di fiducia, indispensabile per riavviare un dinamismo virtuoso che abbia a cuore il futuro dei giovani.
2. Visita Opera sociale “Mario e Luigi Sturzo”
Nel tardo pomeriggio del giorno 16 i vescovi hanno visitato, presso il Fondo Russa dei Boschi in territorio di Caltagirone, l’Opera sociale per il recupero dei detenuti e per il loro reinserimento sociale “Polo di Eccellenza di Promozione Umana e della Solidarietà ‘Mario e Luigi Sturzo’”, promosso dalla Fondazione “Mons. Francesco Di Vincenzo”. I vescovi hanno potuto conoscere ed apprezzare l’iniziativa pionieristica in favore del mondo carcerario, che opera in sintonia con il principio di sussidiarietà auspicato dalla Dottrina sociale della Chiesa. Il progetto fino ad oggi è andato avanti grazie ai fondi della Caritas Italiana e della Diocesi di Piazza Armerina. Esso tende ad instaurare buone prassi sociali per la rigenerazione del mondo carcerario: una interazione tra Enti e Istituzioni per il concreto recupero umano, spirituale e sociale dei detenuti, ex detenuti e delle loro famiglie.
3. Omaggio a Luigi Sturzo
La seconda giornata è iniziata con la concelebrazione eucaristica dei vescovi, presieduta dal Cardinale Presidente, nella Chiesa del SS. Salvatore che custodisce le spoglie mortali di Luigi Sturzo, sacerdote calatino, fondatore del Partito Popolare. Un omaggio doveroso ad un rappresentante della Chiesa siciliana il cui pensiero continua ad ispirare l’azione di tanti politici che si richiamano ai principi evangelici. Di fronte alla cruda realtà della corruzione nella vita pubblica e alla separazione fra morale e politica don Sturzo non si rifugiò nella sagrestia, non considerò la politica tout court una “cosa sporca”, non ebbe paura di frequentare le piazze e le strade, i municipi e i ministeri, ma si impegnò, rischiando di persona, per dare speranza al popolo umiliato e offeso attraverso una profonda riforma morale fondata sull’educazione delle nuove generazioni ai principi cristiani della giustizia e dell’amore, per lui non principi astratti ma valori concreti che i cristiani, trasformati dall’incontro con Cristo, hanno il compito di realizzare nella società.
4. Anno della Fede
I Vescovi, riferendosi al Motu Proprio “Porta Fidei” del Papa Benedetto XVI, con il quale ha indetto un Anno della fede che avrà inizio il prossimo 11 ottobre, hanno avuto la possibilità di comunicarsi per un reciproco arricchimento, le proposte e le iniziative che le singole Chiese particolari intendono realizzare per riscoprire la gioia del credere e ritrovare l’entusiasmo del comunicare la fede e “aiutare i credenti in Cristo a rendere più consapevole e a rinvigorire la loro adesione al Vangelo soprattutto in un momento di profondi cambiamenti come quello che l’umanità sta vivendo” (P.F., 8). Essi hanno anche ravvisato l’opportunità che si possano valorizzare alcuni appuntamenti regionali per commemorare il cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II e il ventesimo anniversario della pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica.
5. Sguardo sull’attuale situazione politico-amministrativa
In merito all’attuale situazione politico-amministrativa della Regione, l’Episcopato siculo manifesta tutta la sua preoccupazione per l’evolvere delle questioni. Il recente scioglimento per infiltrazioni mafiose di alcuni comuni della Sicilia è la prova che la criminalità e il malaffare continuano ad inquinare la vita sociale e amministrativa della Regione. Politiche clientelari, sperpero di denaro pubblico, sperequazioni sociali emergono sempre più a tutti i livelli, provocando il forte senso di antipolitica e la disaffezione della gente verso la “cosa pubblica”. La crisi in atto richiede ben altri atteggiamenti e scelte da parte della classe dirigente che non possono non essere ricondotte alla ricerca del bene comune e alla dignità del popolo siciliano. Il crescente disagio sociale, causato dall’emergenza lavoro, sta provocando l’aumento vertiginoso di richieste di aiuto anche economico da parte di tante famiglie che si rivolgono alle parrocchie e alle Caritas. Richieste che non possono venir esaudite se non in percentuali minime. E le prospettive non lasciano margini di ottimismo: sempre più aziende infatti chiudono i battenti lasciando le famiglie dei lavoratori nella disperazione. Le nostre aziende sono soffocate da un sistema creditizio che ha stretto le maglie del credito, preoccupato solo di far quadrare i conti. Le merci prodotte in Sicilia non riescono ad essere competitive e a raggiungere i mercati a causa della mancanza delle necessarie infrastrutture e di un sistema dei trasporti sempre più precario per la mancata, necessaria, manutenzione e per i continui tagli nelle ferrovie, mentre le autostrade del mare continuano ad avere costi non sostenibili dalle imprese. Lo stesso dicasi per la sbandierata vocazione turistica della nostra terra: il nostro patrimonio artistico e culturale continua a giacere in stato di agonia per la carenza di interventi adeguati in ordine alla loro valorizzazione e per l’inadeguatezza delle infrastrutture.
6. Iniziative e adempimenti regionali
I Vescovi hanno deciso che la prossima Giornata Sacerdotale mariana si terrà il 29 maggio 2012 ad Enna, Diocesi di Piazza Armerina, in occasione del VI centenario dell’arrivo del Simulacro della Madonna della Visitazione, Patrona di quella città.
È stata rinnovata la Commissione Episcopale per la Facoltà Teologica di Sicilia per il prossimo triennio, che risulta composta da S. E. Card. Paolo Romeo, presidente; membri: S. E. Mons. Salvatore Gristina, S. E. Mons. Domenico Mogavero; S. E. Mons. Antonino Staglianò; S. E. Mons. Antonino Raspanti; Fra Vincenzo Marchese, OFM. Capp; Fra Angelo Busà, OFM. Conv.
7. Causa di beatificazione di Nino Baglieri
Infine i vescovi di Sicilia, dopo aver ascoltato il racconto dell’esperienza umana e spirituale di Nino Baglieri, Volontario di Don Bosco di Modica si sono detti favorevoli all’introduzione della causa di beatificazione da parte della diocesi di Noto concedendo il relativo Nulla Osta.
Baglieri, classe 1951, muratore, a diciassette anni, precipita da un’impalcatura rimanendo completamente paralizzato. Dopo dieci anni di solitudine e disperazione accetta la Croce e dice il suo “sì” al Signore. Comincia a leggere le Sacre Scritture a e riscoprire la fede. Aiutando alcuni ragazzini a fare i compiti, impara a scrivere con la bocca. Entra a far parte della Famiglia Salesiana come Cooperatore. Muore il 2 marzo 2007.
Caltagirone, 18 aprile 2012