C’è un passo da compiere, quello che i discepoli possono fare per andare più decisamente verso Gesù, verso una vita piena e realizzata. È l’invito ad andare oltre per rispondere alla chiamata che il Signore ci rivolge attraverso la comunità («Alzati, ti chiama!»), per superare le nostre paure e non fermarci ai margini della strada e della storia, ma per coltivare sogni e desideri affinché diventino progetti di vita buona. Anche quest’anno il testo Un passo oltre vuole offrire l’opportunità di compiere un percorso formativo per gruppi adulti, un cammino prezioso che educhi a una lettura sapienziale e profetica della vita e della storia. Il tema di quest’anno, secondo la scansione che accompagna gli orientamenti programmatici del triennio, si concentra sulla dimensione vocazionale della vita della persona, come sequela alla chiamata di Cristo. Provocati dal vangelo di Marco, in conformità alla scansione dell’anno liturgico, ci mettiamo ancora una volta alla sequela di Gesù portando con noi le questioni che maggiormente ci stanno a cuore. La trama, il filo conduttore del testo, è fatta dalle domande che la gente e i discepoli rivolgono a Gesù e dalle sue contro-domande. Ogni passaggio permette di cogliere l’individuo in una situazione di vita dalla quale viene condotto da Gesù a un nuovo modo di essere discepolo, a intravedere un nuovo profilo di esistenza che si compie non grazie alle sole domande a Gesù, ma dal rivelarsi di Gesù all’uomo e dal rivelare ciò a cui siamo chiamati per vivere in pienezza l’esistenza. Sono domande che emergono prepotentemente dalle stesse paure che ogni giorno sperimentiamo nelle cose della vita: la paura di morire o di essere sopraffatti dal male, la paura del dolore e il senso di impotenza di fronte alla fragilità della condizione umana, la paura dell’abbandono e di non essere amati, la paura di non poter fare a meno dei beni materiali che riempiono l’esistenza e la paura, quasi di vergognarsi di fronte a una scelta definitiva e radicale per la vita buona del vangelo. E Gesù ascolta le domande, dei discepoli in mezzo alla tempesta, dell’emorroissa e di Giairo, della gente che non sa se è lecito ripudiare la propria moglie, del ricco che chiede come ottenere la vita eterna e degli apostoli che non hanno ancora capito la via della croce. Dopo aver ascoltato, Gesù rilancia la “sfida dell’oltre” invitandoci a compiere un autentico cammino di discepolato che sappia intercettare i desideri profondi dell’esistenza che a loro volta generano domande autentiche di vita.
La struttura è quella consueta, “dalla vita alla Parola, dalla Parola alla vita”, e vuole farci compiere, attraverso la dinamica di gruppo, un cammino di discernimento comunitario: con la Parola al centro e il Magistero della Chiesa come orientamento i nostri gruppi potranno diventare al tempo stesso protagonisti e destinatari della propria crescita spirituale e di un impegno concreto.
Lasciandosi interrogare dalle domande della vita e mettendoci in ascolto della Parola e della sua perenne capacità di provocare le nostre esistenze, possiamo insieme compiere veri e propri esercizi di laicità che intendono tradurre in concretezza di vita personale e comunitaria la risposta ai problemi del lavoro, dell’educazione e della famiglia, della cittadinanza globale e della cattolicità attiva che insieme vogliamo dare agli inviti di Gesù. Il testo si vuole presentare così con una più compiuta organicità nelle sue diverse sezioni come si può cogliere anche ripercorrendo la sezione “testimoni dell’oltre” dedicata alla presentazione di donne e uomini che hanno vissuto un’autentica esperienza di discepolato o la sezione “riflessi della cultura” che attraverso film, canzoni, libri e immagini d’arte vuole provocare una vera e propria riscoperta della fede e un invito a conformare la propria vita a Cristo. In questo quadro merita di essere evidenziata la scelta di allegare al testo in forma cartacea un dvd che contiene materiale complementare a quello proposto dal sussidio: commenti ai singoli brani biblici, brevi filmati di esperienze vissute sul campo, una fiction introduttiva alla tematica generale, vorrebbero, oltre che a farci sentire un po’ più simili ai giovani che condividono con noi questo strumento, offrirci altri stimoli utili al cammino formativo anche in continuità con lo stile dei giovani adulti che portano freschezza e capacità di rimetterci in gioco. Come possiamo leggere nella presentazione al testo di quest’anno: «forse in questo momento della nostra vita sappiamo che il desiderio di Dio c’è, ma non sappiamo indicare dov’è; forse, piuttosto che sogni, desideri e progetti in noi sono presenti pensieri con emozioni che ci disturbano (rimpianti, amarezze, ansie,…). Negli incontri del gruppo adulti, vorremmo ritrovare la perla dell’entusiasmo e progettare quell’Ac che ci aiuti in qualche modo a uscirne purificati, che ci renda il capolavoro di Dio che siamo».
Gianfranco Agosti, Delegato regionale della Liguria