Rinnovato l’account @DiocesiCaltagir. Il primo tweet sarà lanciato giovedì 24 gennaio, in occasione della memoria liturgica di San Francesco di Sales.
CALTAGIRONE – S.E. mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone, approda su Twitter. Non si tratta dell’inaugurazione di un profilo personale, ma del miglioramento e del potenziamento dell’account diocesano @DiocesiCaltagir. Il primo tweet è previsto per giovedì 24 gennaio – in occasione della memoria liturgica di San Francesco di Sales, vescovo e dottore della Chiesa, patrono dei giornalisti e degli operatori delle comunicazioni sociali; a lanciarlo sarà personalmente mons. Peri. L’account sarà coordinato dall’Ufficio diocesano di Comunicazioni sociali e si propone come luogo di incontro e di riflessione, attraverso l’adozione di uno stile comunicativo personale, trasparente, immediato, aperto al dialogo e alla reciprocità. «Le reti di comunicazione sociale si impongono alla nostra attenzione nella complessità che rappresentano e conducono – afferma il Vescovo -. La sfida principale, a mio parere, consiste nel sostenere il miglioramento delle opportunità tecniche di comunicazione, senza mai mettere in discussione la centralità della relazione, della parola, dell’ascolto, della cura… espressioni proprie della comunicazione umana». Con la valorizzazione dell’account @DiocesiCaltagir, si arricchisce su internet la rete comunicativa della Diocesi di Caltagirone. Sono stati recentemente aggiornati il sito internet www.diocesidicaltagirone.it e la fanpage di facebook. Numerose, inoltre, le attività in cantiere: dalla formazione degli operatori, alla creazione di un media diocesano. Gli obiettivi dell’Ufficio diocesano di Comunicazioni sociali non sono certo la propaganda o l’immagine, ma innanzitutto il sostegno delle relazioni; la promozione di occasioni di discernimento comunitario; la difesa di una corretta informazione; la valorizzazione della creatività e dell’impegno pastorale vissuto nelle nostre parrocchie, negli Uffici pastorali, negli Istituti culturali; la diffusione di una cultura della comunicazione che trovi in Gesù il modello autentico. «Ringrazio quanti hanno reso possibile questo ulteriore passo in avanti – aggiunge mons. Peri -, ma soprattutto rivolgo la mia gratitudine ai giornalisti e agli operatori delle comunicazioni sociali che seguono e raccontano la vita della nostra Chiesa diocesana. Grazie al loro lavoro abbiamo molte possibilità in più per offrire il nostro contributo alla edificazione di una cultura dell’amore, della relazione, della vita, della scoperta».
A CURA DELL’UFFICIO DIOCESANO PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI