Habemu Papam! Si tratta dell’argentino Jorge Mario Bergoglio, e prende il nome evocativo di Francesco I. Straordinarie le sue prime parole e i suoi primi gesti: “I cardinali sono venuti a prendermi dalla fine del mondo mondo. Cammineremo insieme nella fratellanza e nell’amore. Beneditemi prima che io benedica voi”. Emozionante il silenzio di Piazza San Pietro che impone simbolicamente le mani sul capo del Santo Padre. Domenica il primo Angelus, il 19 marzo la celebrazione d’insediamento. Il saluto di tutta l’Azione cattolica italiana: “Saremo con te nello scrivere pagine di comunione e solidarietà”.
I nostri cuori gioiscono e fanno festa. La Chiesa di Cristo ha un nuovo Pietro. A papa Francesco I tutta l’Azione Cattolica Italiana assicura fin da questi primi istanti di pontificato l’ascolto e la preghiera più intensa, stringendolo in un commosso e amorevole abbraccio con l’affetto e la gratitudine dei figli.
In papa Francesco I vediamo rinnovarsi il dono che Dio fa alla sua Chiesa di un Pastore innamorato del Vangelo e pronto a rispondere, con la stessa fede e amore, al mandato che Gesù affidò a Pietro dopo la Risurrezione: «Mi ami tu? Pasci le mie pecore».
A papa Francesco I auguriamo di essere un coraggioso testimone dell’amore di Dio, e di lasciarsi condurre da Lui per guidare il suo popolo sulle strade della verità e della speranza.
Saremo con papa Francesco I nel proporre al mondo contemporaneo il volto di una Chiesa evangelizzatrice e missionaria. Una comunità di discepoli fedele alla sua storia e alla sua missione e proprio per questo ancor di più capace di rinnovamento nel solco delle linee dettate dal Concilio Vaticano II, i cui frutti più maturi sono ancora da venire.
Saremo con papa Francesco nel costruire una Chiesa liberata dai «fardelli e dai privilegi materiali e politici», secondo l’espressione di Benedetto XVI dedicata al mondo intero, chiamata al mistero dell’adorazione di Dio e al servizio del prossimo, in grado di dimostrare nelle sue opere che annunciano la salvezza il volto nitido dell’umiltà e della povertà di Cristo.
Saremo con papa Francesco I nello scrivere pagine nuove di comunione con i fratelli e di dialogo con quanti vivono “oltre la soglia” delle nostre parrocchie e case. Consapevoli che alla sempre necessaria conversione dei cuori c’è bisogno si accompagni anche una riforma dei comportamenti e delle manifestazioni esteriori.
Saremo con papa Francesco I nel realizzare la più ampia sinodalità. Tutti nel battesimo abbiamo ricevuto una fondamentale consacrazione sacerdotale, che comprende una chiamata alla santità, la grazia e il compito di essere mediatori fra Dio e gli uomini. Non destinatari ma soggetti della missione della Chiesa.
Presidenza nazionale dell’Azione cattolica italiana, Roma, 13 marzo 2013