Nel tradizionale scambio di saluti tra l’Acr e il Papa, il Santo Padre ha rivolto parole di grande affetto ai ragazzi, agli educatori e ai genitori. Benedetto XVI ha inoltre avuto un pensiero speciale per mons. Sigalini.All’ormai tradizionale appuntamento erano presenti una nutrita delegazione di acierrini provenienti da 12 diocesi di tutta Italia (Trivento, Locri-Gerace, Avellino, S. Marino-Montefeltro, Tivoli, Mantova, Pesaro, Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, Nicosia, Pisa, Adria-Rovigo e Susa), accompagnati dai loro educatori, dal Presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, Franco Miano, dall’Assistente generale, mons. Domenico Sigalini, dalla nuova Responsabile nazionale dell’Azione Cattolica dei Ragazzi, Anna Teresa Borrelli, dall’Assistente centrale dell’Acr, don Dino Pirri, e dai 16 collaboratori dell’Ufficio centrale Acr. Nella sua risposta, il Papa ha invitato a custodire pienamente il dono della vita, ha fornito una lettura originale del tema annuale ed elogiato i ragazzi per l’iniziativa del mese della Pace che coinvolge i loro coetanei in Bolivia
Il testo di auguri dell’Acr, letto da Gilda Gallucci, diocesi di Avellino, 11 anni.
Beatissimo Padre,
siamo davvero molto contenti di poterti oggi incontrare e di esprimerti l’affetto di tutti i bambini e i ragazzi dell’Acr d’Italia. Tutti ricordiamo con gioia l’incontro vissuto insieme il 30 Ottobre dell’anno scorso. Ancora nei nostri cuori risuonano le tue parole e l’invito ad essere sempre di più amici di Gesù.
Oggi vogliamo dirti che ci siamo impegnati a conoscere il Signore, ad ascoltarlo, a parlare con Lui nella preghiera e ad incontrarlo nei Sacramenti e nella Santa Messa. Anche se non sempre ci riusciamo pienamente, desideriamo però davvero crescere nell’amicizia con Gesù per essere bambini e ragazzi felici, e in questo, il cammino dell’Acr ci aiuta e ci sostiene.
Oggi siamo qui, nella tua casa, insieme ai nostri educatori per rivolgerti gli auguri di Natale di tutta l’Azione Cattolica, che ha scelto proprio noi bambini e ragazzi a rappresentarla. È davvero un momento unico e bello per tutti noi e ti chiediamo di perdonare la nostra emozione e la nostra confusione allegra.
Oggi cogliamo anche l’occasione per dirti il nostro grazie per quanto ogni giorno fai per il bene della Chiesa, per la tua passione per ogni uomo e per ogni donna del mondo, per il tuo impegno generoso e costante con cui accompagni i passi di quanti cercano risposte ai loro desideri, di quanti cercano di dare un senso vero alla loro vita.
Quest’anno il cammino che stiamo compiendo con i nostri gruppi dell’ACR ci invita a scoprire la bellezza di seguire il Signore Gesù nella libertà. Vogliamo PUNTARE in ALTO, desideriamo rispondere con speranza all’invito del Maestro che ci chiama a stare con Lui e a camminare con tutte le nostre comunità parrocchiali per testimoniare il Vangelo in tutti i luoghi della nostra vita.
Noi bambini e ragazzi dell’Azione Cattolica vogliamo accogliere il dono della fede e, come Bartimeo, alzarci e raccontare a tutti che il Signore ci ama e ci dona la sua gioia.
Anche quest’anno, inoltre, nel mese di gennaio, dedicato al tema della Pace, ci impegneremo in un progetto di carità. Sosterremo la realizzazione di una biblioteca, di uno spazio di animazione e di un asilo nido all’interno del Centro pilota Qalauma nella località di El Alto in Bolivia. In particolare, il progetto di solidarietà del 2012 ci aiuterà a riflettere su tutte quelle situazioni di illegalità, in cui non sono garantiti i diritti fondamentali dell’uomo. Comprenderemo, infatti, che la giustizia e la legalità sono vie privilegiate e indispensabili per realizzare la pace.
Ti chiediamo di benedire questi nostri propositi e di accompagnarci con il Tuo sorriso, il Tuo affetto e la Tua benedizione.
Padre santo, noi, che oggi rappresentiamo qui tutta la TUA Azione Cattolica, ti abbracciamo e ti diciamo tutti insieme: “Buon Natale, Benedetto !!!”
Il saluto del Santo Padre: “Il Signore vi chiama, puntate in alto”.
Cari ragazzi ed educatori dell’ACR,
sono anch’io veramente contento di accogliervi e di vedere la gioia e la vita che portate nella casa del Papa. Vi ringrazio tanto degli auguri che mi avete fatto anche a nome dell’intera Azione Cattolica Italiana. Vorrei dirvi poi sinceramente: “Bravi!” per l’iniziativa che avete promosso nel mese di gennaio; anche in questo modo dimostrate di essere un gruppo di ragazzi e di ragazze in gamba, perché la vostra attenzione non si ferma solo ai compagni di scuola o di gioco, ma vuole arrivare là dove tanti coetanei non possono stare bene ed essere felici come voi, perché mancano del necessario per vivere in modo degno. Siate sempre sensibili verso chi ha bisogno di aiuto; fate come Gesù che non lasciava nessuno solo con i suoi problemi, ma lo accoglieva sempre, condivideva le sue difficoltà, lo aiutava e gli donava la forza e la pace di Dio.
So che quest’anno riflettete sull’invito fatto a Bartimeo: “Alzati, ti chiama”. Dovete sentirlo ogni giorno anche voi. Quando la vostra mamma o il vostro papà vi svegliano al mattino per andare a scuola, è un sempre nuovo: alzati! A volte, è vero, non è così facile da ascoltare e la risposta non è sempre immediata. Io non vi invito solo ad essere pronti, ma a vedere che dentro questa parola quotidiana c’è una chiamata di qualcun’altro che vi vuole bene, c’è una chiamata di Dio alla vita, ad essere ragazzi e ragazze cristiani, ad iniziare un nuovo giorno che è un suo grande dono per incontrare tanti amici, come siete voi, per imparare, per fare del bene e anche per dire a Gesù: grazie per tutto quello che mi dai. Al mattino, quando vi alzate ricordatevi anche del grande Amico che è Gesù con una preghiera. Spero lo facciate tutti i giorni!
L’invito “Alzati, ti chiama” si è già ripetuto molte volte nella vostra vita e si ripete anche oggi. La prima chiamata l’avete avuta con il dono della vita; siate sempre attenti a questo grande dono, apprezzatelo, siatene riconoscenti al Signore, chiedetegli che doni una vita gioiosa ad ogni ragazzo e ragazza del mondo: tutti siano rispettati, sempre, e a nessuno manchi il necessario per vivere.
Un’altra chiamata importante l’avete ricevuta col Battesimo, anche se non lo ricordate; in quel momento siete diventati fratelli di Gesù, che vi vuole bene più di qualunque altro e vuole aiutarvi a crescere. Un’altra chiamata, infine, è stata quando avete ricevuto la santa Comunione: in quel giorno l’amicizia con Gesù è diventata stretta intima, e Lui vi accompagna sempre nel cammino della vostra vita. Cari ragazzi e ragazze dell’ACR, rispondete con generosità al Signore che vi chiama alla sua amicizia: non vi deluderà mai! Vi potrà chiamare ad essere un dono di amore ad una persona per formare una famiglia, o vi potrà chiamare a fare della vostra vita un dono a Lui e ad altri come sacerdoti, religiose, missionari o missionarie. Siate coraggiosi nel dargli una risposta, come avete detto: «puntate in alto»; ne sarete felici per tutta la vita!
In questo momento, però, vorrei anche cogliere l’occasione per ringraziare tutti i vostri educatori, specialmente quelli dell’Azione Cattolica, e i vostri genitori; sono preziosi perché vi hanno aiutato e vi aiutano a rispondere al Signore, a fare questo cammino, anzi lo fanno con voi! E sono particolarmente felice che il nostro Vescovo Sigalini sia tornato: era caduto – come sapete – ed era molto ammalato. Ma il Signore ha bisogno di lui. Così, grazie per il suo ritorno.
Cari amici, vorrei chiedervi di fare una cosa: portate anche ai vostri compagni questo bell’invito – alzati, ti chiama – e dite loro: guarda che io ho risposto alla chiamata di Gesù e sono contento perché ho trovato in Lui un grande Amico, che incontro nella preghiera, che vedo tra i miei amici, che ascolto nel Vangelo. Il Natale che vi auguro è questo: quando farete il presepio pensate che state dicendo a Gesù: vieni nella mia vita e io ti ascolterò sempre.
Buon Natale a voi, al vostro Assistente, che sta guarendo – come ho detto – da un grave incidente, al vostro presidente e a tutta l’Azione Cattolica Italiana.