La beatificazione di Giovanni Paolo II

Il 30 aprile 2011 l’ACI diocesana ha organizzato una Veglia di preghiera in preparazione alla beatificazione di Giovanni Paolo II dal titolo “Non abbiate paura”, presieduta da S.E. Mons. Calogero Peri. La veglia, cui hanno partecipato circa 250 persone, ha visto alternarsi momenti di riflessione, letture, filmati, canti, segni, che hanno favorito il raccoglimento e la preghiera. Molto suggestivo il segno dell’ingresso della croce, portata a spalla da alcuni soci, in ricordo di quella della Giornata Mondiale della Gioventù. L’Omelia del Vescovo ha poi sottolineato la vita esemplare di Karol Woityla, predisponendo i partecipanti all’Adorazione Eucaristica. A conclusione della Veglia, i presenti hanno potuto rendere omaggio ad una piccolo reliquiario contenente qualche frammento dei capelli del Beato Giovanni Paolo II.
Mentre l’ACI diocesana viveva questo momento, la sua presidente diocesana si trovava al Circo Massimo alla Veglia organizzata dalla Diocesi di Roma per accogliere i pellegrini di tutto il mondo arrivati a Roma per la cerimonia di Beatificazione. La Veglia al Circo Massimo ha avuto diversi momenti molto toccanti, ma tra tutti vanno ricordate le testimonianze di suor Marie Simon Pierre, la suora francese guarita dal Parkinson per l’intercessione del Beato Karol Woityla, di Joaquin Navarro Valls, per oltre vent’anni portavoce della Sala Stampa Vaticana, e del Card. Stanislao Dziwisz, amico e segretario del papa dai tempi di Cracovia fino alla morte. Molti pellegrini hanno vegliato tutta la notte, avviandosi verso la Basilica di San Pietro attraverso un itinerario di preghiera, che prevedeva la possibilità di fermarsi in diverse Chiese romane sul tragitto, rimaste aperte tutta la notte.
I varchi all’inizio di Via della Conciliazione sono stati aperti alle 5.30 del mattino. Il nostro gruppetto della Diocesi di Caltagirone è riuscito ad arrivare a Piazza Pio XII (la piazza antistante il colonnato di San Pietro) alle 9.30 del mattino: 550 metri circa percorsi in quattro ore! Vivere questi 550 metri immersi tra la gente di tutto il mondo fa comprendere anche “epidermicamente” che cosa è stato Giovanni Paolo II per gli uomini e le donne del mondo. Partire dalla Sicilia per prendere parte alla Beatificazione è faticoso ed oneroso, ma farlo dal Messico, dal Libano, dall’America Latina, dall’Australia, dal Madagascar, dalla Terra Santa, dall’Argentina, lo è infinitamente di più. Tutti ordinati, tutti in preghiera, tutti profondamente commossi quando è stato portato il reliquiario con il sangue del papa da suor Marie Simon Pierre o quando è stato svelato l’arazzo con l’immagine sorridente di Karol Woityla. La questura di Roma ha stimato che alla Beatificazione del 1° maggio abbiano partecipato più di un milione e mezzo di persone: una umanità venuta a Roma da ogni parte del mondo per salutarlo, per ringraziare per il dono della sua vita, per implorare aiuto e intercessione. Giovanni Paolo II è stato ed è un segno dell’amore di Dio per gli uomini, un nuovo san Paolo che ha percorso il mondo per testimoniare una fede concreta ed esistenziale, e noi benediciamo il Signore per averlo donato alla Sua Chiesa!

Margherita Marchese