“Esta es la juventud del Papa!” è il motto che noi giovani provenienti da tutto il mondo abbiamo gridato per far sentire al Papa l’affetto e la gioia che c’è nello stare con lui! Questa GMG è stata un’esperienza forte: partire pieni di grinta dalla propria diocesi ed arrivare a Madrid e scoprire che non sei semplicemente partito per la Spagna, ma sei arrivato dritto nel cuore del mondo e nel cuore della Chiesa!
L’immagine che mi porto da questa esperienza è il sorriso di tante persone che, nonostante i disagi, caratterizzava i loro volti, e quando ti trovi in un’oasi di gioia non puoi che farti coinvolgere!
La GMG quindi come compagnia nella ricerca della fede. Le catechesi che abbiamo vissuto sono stati gli strumenti utili per vivere al meglio questa esperienza: con la prima mons. Vincenzo Paglia (Vescovo di Terni) ci ha fatto capire che la fede non è sapere che Dio esiste ma è partecipare al sogno che Dio ha per il mondo e ci ha lasciato con un versetto del Vangelo di Giovanni: Da come vi amerete capiranno che siete miei discepoli. La seconda catechesi è stata tenuta da mons. Michele Seccia (Vescovo di Teramo) che ci ha presentato un Gesù che si fa uomo per incontrarlo e per parlare usando una “grammatica umana” affinché tutti gli uomini possano radicarsi in Lui.
L’ultimo incontro con i vescovi è stato guidato da mons. Simone Giusti (Vescovo di Livorno) che ci ha spinti ad essere testimoni vivendo la vita impregnata d’amore. “È bello – ci ha detto – vivere amando per sempre”. Quest’ultima catechesi ci è servita per capire che l’amore non è una cosa passeggera e dura in eterno solo se riusciamo ad amare senza escludere i fratelli e soprattutto senza escludere il Signore che diventa il garante della nostra felicità.
Questi incontri con i vescovi, oltre ad essere dei momenti di formazione spirituale, sono stati prima di tutto la testimonianza di una Chiesa che vuole essere giovane e che soprattutto ama i giovani.
Questa grande testimonianza ci è stata data in modo particolare dal nostro Vescovo mons. Calogero Peri che è rimasto con noi dall’inizio alla fine. È stato con noi in palestra con il sacco a pelo, ci è rimasto vicino mentre facevamo la fila per i pasti e ha condiviso con noi la gioia e le difficoltà di questa GMG.
Con Papa Benedetto XVI, d’altro canto, abbiamo vissuto i momenti più intensi della Giornata Mondiale: la Messa di inaugurazione e la via Crucis in piazza Cibeles, la Veglia e la Messa conclusiva all’aereo porto dei Cuatro vientos.
La Veglia notturna è stata davvero coinvolgente. “Noi non siamo il frutto del caso o dell’irrazionalità – ha detto il Papa nella sua omelia – ma all’origine della nostra esistenza c’è un progetto d’amore di Dio: come il Padre mi ha amato così io ho amato voi, rimanete nel mio amore (Gv 15,9)”.
E proprio mentre pregavamo la pioggia e il vento ci hanno fatto visita e hanno dato un tocco d’avventura a questa veglia. Quando il temporale si è placato il Papa è tornato e si è detto: “fiero” di noi. “Saldi nella fede avete resistito alla pioggia!”. Dopo aver riposato serenamente ci siamo svegliati intonando le lodi e ci siamo preparati per la celebrazione eucaristica e anche qui il Santo Padre ci ha dato un grande e prezioso consiglio: “Cari giovani, permettetemi che, come Successore di Pietro, vi inviti a rafforzare questa fede che ci è stata trasmessa dagli Apostoli, a porre Cristo, il Figlio di Dio, al centro della vostra vita. Però permettetemi anche che vi ricordi che seguire Gesù nella fede è camminare con Lui nella comunione della Chiesa. Non si può seguire Gesù da soli. Chi cede alla tentazione di andare per conto suo o di vivere la fede secondo la mentalità individualista, che predomina nella società, corre il rischio di non incontrare mai Gesù Cristo, o di finire seguendo un’immagine falsa di Lui”.
Dopo aver incontrato il Papa abbiamo ripreso le nostre cose e siamo tornati nelle nostre parrocchie, pronti per incontrare i nostri amici e dire a tutti che in quei giorni di Agosto abbiamo visto un miracolo: i giovani di tutti il mondo, anche quelli dei paesi in cui si vivono conflitti armati, cantavano e pregavano insieme, attorno al nostro Santo Padre e che la Chiesa è stata davvero Madre nell’accogliere le nostre domande e trasformare le nostre titubanze in occasione d’incontro.
Siamo partiti ognuno con esigenze e motivazioni diverse e siamo tornati forse con gli stessi dubbi, ma con la certezza che Gesù ci ha presi per mano e ci guida insieme alla nostra Madre Chiesa nell’avventuroso viaggio della vita!
Il prossimo appuntamento è fissato a Rio de Janeiro, per il luglio del 2013!